I bambini, si sa, sono particolarmente soggetti a febbri, anche molto alte, che a volte sembrano insorgere senza una causa apparente e che invece, secondo la credenza popolare, hanno una causa certa: si tratta di febbre di crescita.

I genitori tengono a preoccuparsi maggiormente per queste febbri che per ogni altra malattia tipica dei bambini, come ad esempio le malattie esantematiche, tanto frequenti. Secondo i dati raccolti tramite gli accessi ai Pronto Soccorso Pediatrici, quasi il 10% dei bambini nei primi anni di vita può presentare una febbre alta senza altri sintomi. Fortunatamente, in oltre il 90% di questi casi dopo la visita medica non vengono riscontrate patologie rilevanti se non, in molti casi casi, una infezione alle vie aeree superiori.
Spesso i sintomi dell’infezione alle vie aeree compaiono alcune ore dopo la febbre, dando definitiva conferma alla diagnosi del medico. Altre volte invece, anche uno o due giorni dopo la febbre, un’eruzione cutanea fa propendere verso la diagnosi di altre malattie.

Vanno fatte molte distinzioni nel trattamento della febbre alta, soprattutto nelle prime ore dell’insorgenza, in base all’età del bambino. Se è vero che nei neonati e nei lattanti una visita medica accurata è sempre più che opportuna, nei bambini più grandi, soprattutto se hanno già completato il ciclo vaccinale, è molto basso il rischio di una infezione da pneumococco, una delle più pericolose, che invece fino a qualche decina di anni fa causava purtroppo moltissime febbri.

Per questo motivo, le linee guida seguite dai pediatri consigliano di eseguire esami approfonditi nei bambini grandi solo le condizioni generali risultano scadenti, se il bambino presenta segni di sofferenza e se la febbre supera i 39°C.

La febbre di crescita nella cultura popolare

febbre di crescita
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Che la febbre faccia crescere, di statura si intende, è un detto che si tramanda di generazione in generazione.
Secondo mia nonna, ad esempio, io sono piuttosto bassa perché da bambina non ho mai avuto la febbre alta.
Che non abbia avuto mai febbre alta è vero, ma sicuramente anche la genetica ci ha messo la sua parte nel determinare la mia altezza.

Ma perché, allora, si dice che esista la febbre di crescita? Ci sono diverse coincidenze che alimentano questa falsa credenza.

Innanzitutto, le febbri senza causa apparente insorgono con più frequenza nei primi anni di vita del bambino, quando questo, per natura, cresce più velocemente.
Inoltre, rimanere qualche giorno a letto, disteso, può far guadagnare qualcosa in altezza al piccolo dato che, come sappiamo, tutti noi siamo leggermente più alti la mattina appena scesi dal letto piuttosto che dopo una giornata in piedi.

Durante l’anno, un bambino può soffrire di febbre numerose volte. Se a queste sommiamo tutte le volte in cui i genitori sospettano uno scatto di crescita, la possibilità che le due cose coincidano è piuttosto alta.

Febbre di crescita, cosa dice la scienza

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Secondo il dottor Varrasi, pediatra e redattore del sito mammaepapa.it, il problema si pone già nella definizione della misurazione della crescita. Se, in media, un bambino in età scolare cresce tra i 5 e i 7 cm in un anno, come si fa a misurare con estrema certezza i pochi millimetri di crescita di alcuni giorni? Inoltre, come si può supporre che in un anno cresca costantemente di alcuni millimetri a settimana? L’entità della variazione è così piccola che servirebbero strumenti sofisticatissimi per misurarla, non certo il righello o il metro che si usa solitamente in casa.

Inoltre, spiega sempre il dottor Varrasi, da una parte le malattie tendenzialmente giocano contro una crescita regolare, dall’altra la febbre, così come altre situazioni, stimola la produzione di ormoni tra cui l’ormone della crescita.

Quindi, in sintesi, la scienza non può rispondere alla domanda se esista o meno la febbre di crescita. Più che altro, può limitarsi a sostenere che un bambino cresce e che mentre lo fa può avere spesso la febbre.

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