“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera”  (Erica Jong)

Il ruolo della Mamma

Mamma” è sinonimo di: sarta, cuoca, educatrice, psicologa e donna delle pulizie.

Il ruolo delle donne è sempre più chiave nella società e soprattutto ora che si sta affermando finalmente la parità dei sessi, le quote rosa ecc ecc… rischia di diventare tutto un boomerang in grado di limitare la donna che è ora divisa tra lavoro, faccende domestiche e figli.

Perché gli uomini hanno una occupazione per le canoniche 8 ore o anche 12 in caso di funzioni dirigenziali, il lavoro delle donne è invece a 360° che impegna in ufficio ed in casa, 24 ore al giorno che non lasciano più spazio alla cura di sé stesse, alle proprie passioni o anche semplicemente al puro relax.

Ma posso permettermi del tempo libero?

Si potrebbe pensare che il problema di una mamma sia principalmente quello di riuscire a ritagliarsi nell’arco della giornata/settimana quello che si definisce tempo per sé.

Pensare in questo modo è però come osservare un paesaggio con un occhio solo, limitandosi la visuale.

Se è vero che ci possono essere oggettivamente dei problemi nel trovare del tempo libero è anche vero che nel momento in cui invece ci si riesce… una mamma rischia di non riuscire a viverlo bene.

Subentrano infatti dei sensi di colpa che non permettono di rilassarsi, dei pensieri e delle preoccupazioni che non permettono di lasciarsi andare.

Affiorano infatti pensieri e domande come: “Ma è necessario veramente dedicare questo tempo a me stessa?”, “perché devo lasciare la mia famiglia, i miei bimbi quando sono la cosa più bella che ho?”, “e se i bimbi avessero bisogno di qualcosa?”, “ma non sto spendendo troppo solo per me?“.

Ragionamenti automatici ma talmente forti dal bloccare la ricerca di un proprio spazio.

Ma il tempo libero non è solamente un momento di relax, è piuttosto un’esigenza che riveste un ruolo essenziale nella quotidianità.

L’importanza del tempo libero

Il tempo libero sembra essere diventato un bene di lusso… perché non si riesce più a vivere il presente, tutti proiettati verso mete future, verso un “magari mi farò prima o poi un week-end lì” oppure “la prossima estate vado in una beauty farm“, “il prossimo viaggio è su un’isola deserta senza connessione ad internet“.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha specificato come il concetto di salute non preveda soltanto l’assenza di malattia ma anche la presenza di benessere psico-fisico.

Diventa dunque fondamentale dedicare del tempo ad ascoltare sé stessi, il proprio corpo ed organismo ed imparare a cogliere i segnali che ci invia: una donna impegnata tutto il giorno senza pausa, rischia di sperimentare un forte stress, sinonimo di stanchezza, affaticamento e debolezza che finiranno per incidere sull’umore, sulla capacità di ridere, scherzare ed in generale di godere appieno delle gioie del ruolo di mamma e moglie/compagna.

giornalettismo.com
giornalettismo.com

E qual è l’antidoto??

Le piccole cose! Anche quelle più insignificanti, che possiamo fare tutti i giorni: preparare una tisana calda e sorseggiarla fantasticando con i propri pensieri; fare una passeggiata ed osservare la città senza essere costretti ad avere una meta, ascoltare la nostra canzone preferita ad occhi chiusi…

Piccole azioni quotidiane in grado di sprigionare emozioni positive dimenticate, di apprezzare quello che di bello c’è intorno a noi.

È più forte di me proprio non ce la faccio!

A volte capita che non sia sufficiente essere a conoscenza che una cosa faccia per bene per cominciare a farla.

Ad esempio è noto che svolgere un’adeguata attività fisica è salutare ma non tutti riescono ad impegnarsi nello svolgerla regolarmente.

Dunque potrebbe capitare che nonostante una mamma sia a conoscenza e senta l’esigenza di trovare del tempo da dedicare a sé stessa, non riesca comunque a bloccare quei famosi sensi di colpa

In questo caso essa potrà rivolgersi ad uno Psicologo, con il quale intraprendere un percorso volto ad analizzare ed alleggerire il peso di quei sensi di colpa così limitanti fino a riformularli.

Con un sostegno professionale sarà anche più facile a costruire un programma ad hoc che abbia l’obiettivo di organizzare al meglio il tempo, minimizzando così lo stress del non riuscire a svolgere tutto ma dandosi anche il permesso di rimandare.

Secondo voi è troppo difficile?

Naaaaaaa… :)

 

Scritto in collaborazione con il Dott. Marco Borghese

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!