Bimbi dimenticati in auto sotto il sole: non basta essere “bravi genitori” per evitarlo

Dimenticare i bimbi in auto sotto il sole purtroppo accade più spesso di quanto si pensi. Ecco perché non dovremmo mai giudicare i genitori a cui succede, ma seguire questi consigli affinché non capiti.

Più spesso di quanto vorremmo sentiamo purtroppo di bimbi dimenticati in auto sotto il sole dai genitori con esiti a volte tragici, e la prima, istintiva reazione della gran parte di noi è quella di “linciare” idealmente la mamma o il papà colpevoli di una simile, terribile dimenticanza.

Ma è proprio vero che a dimenticarsi un figlio in auto può essere solo un cattivo genitore?

In realtà la risposta è no, e ciò che dovremmo davvero fare è sospendere ogni tipo di giudizio, come si dovrebbe fare in tutti quei casi in cui la sola cosa necessaria dovrebbe essere il rispetto per la tragedia che quella famiglia sta vivendo; per quanto ci possa sembrare naturale porci la domanda “Come può un genitore dimenticarsi il figlio chiuso in auto?”, in realtà già così stiamo attuando un meccanismo giudicante, che di lì a breve ci porterà, probabilmente, a pensare che stiamo parlando di una persona priva di valori, assente, inadatta al ruolo genitoriale.

Niente di più sbagliato; un giudizio del genere nasconde, in realtà, la paura che una tragedia simile possa accadere anche a noi, perché la verità è che questa situazione potrebbe capitare, ahinoi, davvero a tutti. Si tratta di amnesia dissociativa, un vuoto di memoria transitorio, un vero e proprio black out temporaneo in cui si ha la disconnessione della coscienza della memoria, che può accadere in qualunque momento della giornata. Basti pensare a quanto spesso, nell’arco delle 24 ore, compiamo azioni in maniera rituale pur non pensando effettivamente a ciò che stiamo facendo.

Ci sono decine di esempi di amnesia dissociativa che ci accadono ogni giorno: dimenticarsi la caffettiera sul fuoco, la piastra per capelli accesa, i fari dell’auto accesi. Eppure nessuno ci giudica in malo modo per questo, perché questi episodi sono innocui e quindi non generano conseguenze gravi.

Ovviamente non si tratta di paragonare le cose, ma semplicemente di spiegare che si tratta di un meccanismo neurologico, in cui, a farla da padrone, è una forte componente di stress.

In particolare i corticosteroidi, meglio conosciuti come ormoni dello stress, riescono a sopprimere l’attività neurale associata alla memoria e all’apprendimento, motivo per cui ci illudiamo se pensiamo che a noi non potrebbe mai capitare di dimenticarci nostro figlio in auto: chiunque sia sottoposto a ritmi frenetici e stressanti è potenzialmente a rischio.

Inutile anche pensare che a scatenare l’evento sia una situazione particolarmente stressante o in cui ci si sente molto sotto pressione: talvolta è sufficiente semplicemente invertire l’ordine con cui si portano i figli a scuola, ad esempio, oppure svolgere un compito di cui generalmente si occupa il o la partner.

Ecco perché non si devono giudicare i genitori a cui capitano simili tragedie; perché, purtroppo, nessuno di noi ha la certezza matematica che non capiti mai.

I casi più recenti

Parliamo davvero di una situazione sfortunatamente tutt’altro che rara; solo negli Stati Uniti, tre bambini sono morti dopo essere stati dimenticati in auto dai genitori nel giro di tre giorni.

A Upper Saint Clair, in Pennsylvania, è morto Kayden Nguyen, di soli 3 mesi; il 25 giugno in Texas è deceduto Trace Means, di 5 anni, lasciato sul sedile posteriore dalla madre, Amanda Means, proprio nel parcheggio di casa, mentre erano i corso i festeggiamenti per il compleanno della figlia maggiore. Il 29 giugno, infine, in Virginia un uomo si è suicidato dopo aver lasciato accidentalmente il figlio di 18 mesi chiuso in auto.

Secondo KidsAndCars.org, solo negli Stati Uniti in media ogni anno 38 bambini muoiono in circostanze simili. In Italia, dal 2020, è obbligatorio il seggiolino antiabbandono, pensato proprio per prevenire casi del genere.

Ci sono però altri metodi e accorgimenti per tentare di prevenire episodi simili. Ecco alcuni consigli.

1. Lasciare un oggetto che si usa sul sedile posteriore

Lasciare i propri oggetti personali (borsa, telefono, valigetta) sul sedile posteriore, vicino al bambino, può essere un’ottima abitudine per non dimenticarlo. Altrimenti, si può posizionare davanti a te un oggetto del bambino, come il biberon, un giocatolo o i pannolini, per ricordarsi di averlo in macchina.

2. Segnare tutto

Quando si deve accompagnare il bambino aggiungere sul programma dell’agenda dello smartphone, del pc o di carta il promemoria, così da ricordarsi di farlo.

3. Comunicare i cambiamenti

Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma che riguardi il riprendere o l’accompagnare il bambino, comunicarlo al partner o a una persona di fiducia.

4. Chiedere aiuto a chi si occupa del bimbo

Chiedere alla maestra dell’asilo, alla babysitter o a chiunque si occupi del bimbo di avvertire se il piccolo è arrivato a destinazione o meno.

5. Farsi aiutare dagli altri genitori e dalle maestre

Gli asili dovrebbero fissare un orario massimo di entrata e chiamare i genitori dei bambini assenti per capire se non sono presenti per un motivo preciso

6. Chiamare subito il 112

Chiunque notasse un bambino lasciato solo in auto deve immediatamente chiamare il 112 (numero unico europeo per le emergenze) o il 113.

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