Montata lattea: quando arriva? E se è in ritardo? 7 cose da sapere
Cosa fare se la montata lattea è in ritardo? La prima cosa è non farsi prendere dal panico, e cercare di stimolare la produzione di latte materno.
Cosa fare se la montata lattea è in ritardo? La prima cosa è non farsi prendere dal panico, e cercare di stimolare la produzione di latte materno.
Come si può facilmente intuire dal nome, la montata lattea è il momento in cui la ghiandola mammaria inizia a produrre latte materno “maturo”; ovviamente uno dei primi istinti del neonato è quello di cercare il seno materno, sia per nutrirsi che per mantenere il legame con la madre e, prima avviene questo contatto, più velocemente si ha la produzione di ossitocina e prolattina, i due ormoni principali responsabili della produzione di latte materno.
Inizialmente, però, il neonato succhia solo il colostro, un liquido denso e vischioso, di colore giallo o arancio, povero di grassi e ricco di zuccheri, vitamina A, proteine e anticorpi, che ha un’elevata digeribilità e un alto potere nutrizionale, ed è pertanto indicato per contenere il calo fisiologico.
Il colostro è importante anche perché aiuta a espellere il meconio, ovvero le prime feci, e l’eccesso di bilirubina, riducendo così il rischio di ittero. Nel giro di qualche giorno, però, dal colostro si passa al latte vero e proprio.
La montata lattea generalmente arriva tra i due e i quattro giorni successivi al parto, ma l’abbondanza di latte è molto variabile da donna a donna; il suo arrivo è comunque riconoscibile per il fatto che i seni tendono a diventare caldi, tesi e turgidi, e spesso fanno male.
Anche i sintomi della montata lattea possono però essere diversi da mamma a mamma; in generale, però, quelli più riconoscibili sono:
Secondo Uppa alcuni studi recenti avrebbero verificato che il taglio cesareo potrebbe incidere negativamente sul successo dell’allattamento, comportando anche un rischio di cessazione precoce dello stesso; se ad esempio il parto cesareo viene effettuato per un problema di salute della mamma o del bambino, è possibile che ci sia una separazione tra i due e, in ogni caso, la montata lattea generalmente ritarda nel caso di un parto effettuato in questo modo.
La montata lattea ritardata potrebbe causare un attacco più difficoltoso per il bambino e quindi una minore fuoriuscita di latte, che, a sua volta, può avere come conseguenza un eccessivo calo di peso corporeo; per ovviare a queste difficoltà, generalmente si fa ricorso all’integrazione di una formula artificiale per la nutrizione.
Può capitare che, a prescindere dal parto cesareo, la montata lattea tardi ad arrivare per altre ragioni; cosa fare in questo caso? La parola d’ordine è naturalmente stimolare la produzione di prolattina che, secondo alcuni studi, sembrerebbe più alta durante le ore notturne.
Per riuscire a stimolare la produzione di latte possono essere seguiti alcuni semplici accorgimenti, ad esempio:
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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