Qualsiasi bambino, intorno ai 4 anni circa, comincia a nutrire curiosità per la scrittura; a molti genitori o nonni sarà capitato di dover rispondere a domande del tipo “Cosa c’è scritto su quel cartellone?”.

Proprio in questi anni dovremmo dunque cercare di stimolare al massimo la loro attitudine per la scrittura, partendo proprio dalla curiosità innata che hanno. Molti bambini amano riprodurre luoghi, persone, cose, animali visti, così iniziano a scarabocchiarli, tuttavia ancora senza cognizione di causa né coordinazione: i movimenti sono piuttosto confusi, larghi, e solo dopo molti tentativi il bambino comincia a “indirizzare” i suoi movimenti e a variarli, perfezionando la sua abilità e la coordinazione tra ciò che vede e come si muove.

Lo scarabocchio rappresenta per il bambino anche un mezzo estremamente importante attraverso cui manifestare i suoi stati d’animo: esprime la sua aggressività scarabocchiando con maggiore o minore intensità, incidendo segni violenti, molto netti, decisi e irregolari, mentre attraverso linee che si espandono e si modellano in modo dolce e armonioso sul foglio esprime la gioia, la paura è rappresentata da piccoli segni a cui attribuisce un potere magico.

Tutto ciò che rientra nel momento prima di imparare a scrivere e a disegnare viene definito come pregrafismo, il quale comprende appunto le nozioni base di tutto ciò che è prescrittura, quindi anche disegno e pittura.

Il pregrafismo nella scuola dell’infanzia

pregrafismo scuola infanzia
Fonte: web

Diversamente dal disegno, che permette al bambino di avere massima libertà espressiva, la scrittura richiede movimenti dei muscoli del braccio, del polso e della mano, molto precisi e coordinati dunque, per essere in grado di scrivere, il bambino deve aver raggiunto alcune capacità motorie, buona capacità di discriminazione visiva, coordinazione e organizzazione spaziale, competenze che il bambino acquisisce verso i cinque-sei anni. Tuttavia, a partire dai due anni e mezzo molti bambini cercano di imitare la scrittura tracciando linee orizzontali per tutta la larghezza del foglio, che in un secondo momento assume tratti più ondulati, più simili alla scrittura vera e propria. A tre anni generalmente si sviluppa la tendenza a chiudere le forme aperte, mentre a quattro i bambini i bambini iniziano a disegnare alcune lettere dell’alfabeto.
Per i bambini di 5 anni si può parlare di prescrittura, dato che a questa età si impara spesso a tracciare diverse lettere e, in relazione alle stimolazioni che si ricevono dagli adulti, si può persino imparare a scrivere il proprio nome o semplici paroline, anche se a caratteri grandi e irregolari.

In questo modo il processo di apprendimento della scrittura si sviluppa senza particolari problemi fino a che il bambino, ottenuta la padronanza delle regole ortografiche, grammaticali e sintattiche, potrà riuscire a esprimere con la scrittura qualsiasi contenuto. Il disegno, invece, come detto, si evolve in modo del tutto diverso dalla scrittura, essendo più immediato e spontaneo, quando il bambino è piccolo, e più stereotipato con l’aumentare dell’età, mentre la scrittura, in un processo inverso, è molto più legata alle richieste degli adulti quando il bambino è piccolo ma diventa gradualmente più spontanea, ricca e personale con la maturazione del bambino.

Esercizi di pregrafismo per i bambini

pregrafismo esercizi
Fonte: web

Molti esercizi richiedono segni molto ampi e semplici, e sono progressivi, ovvero accompagnano il bambino in maniera dolce dai segni che spontaneamente faceva sul foglio scarabocchiando, a segni più difficili e complessi. Ciò che precede il disegno libero sono esercizi di ricalco, esecuzione con traccia, esecuzione con punti che danno i margini o l’iniziale esecuzione del disegno stesso.
Fra gli esercizi migliori da assegnare ai bambini ci sono:

Il labirinto

I labirinti da una parte stimolano le capacità intellettive e percettive degli spazi e degli ostacoli, dall’altra, se effettuati con il dito o con la matita, migliorano la coordinazione occhio-mano.

La scheda ovviamente risulta non superata se il bambino attraversa qualche linea, o se non sa scegliere la strada più breve. Per aiutare il bambino lo si può invitare  a pensare prima mentalmente al percorso da fare.

Segni grafici

La capacità di riprodurre dei segni grafici comporta il coinvolgimento di diverse aree cerebrali, poiché bambino non solo deve riuscire a percepire in modo corretto l’elemento grafico analizzando forma, dimensione, orientamento nello spazio, numero di elementi, rapporti reciproci, ma deve avere essere capace di rappresentarlo mentalmente, prima ancora di coinvolgere i centri di motilità destinati alla rappresentazione grafica, coordinandoli correttamente.

Esercizi sui numeri

Per imparare a scrivere correttamente i numeri, ci sono schede apposite in cui il bambino deve  semplicemente tratteggiare il contorno del numero prestampato, in modo da apprendere il modo in cui ogni cifra, da 0 a 9, è rappresentata.

Schede di pregrafismo

pregrafismo schede
Fonte: tuttodisegni.com

Anche su Internet, oggi, sono a disposizione moltissime schede di pregrafismo per insegnare ai bambini di età diverse linee, lettere e numeri.

pregrafismo
Fonte: web

Un ottimo manuale è Preparazione alla scrittura, di Emidio Tribulato, Anna Negri e Margherita Riolo, ma sul Web ci sono moltissimi siti, come maestramary, a cui fare riferimento per cercare le migliori schede di pregrafismo.

pregrafismo
Fonte: tuttodisegni.com
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