Quanto spesso si deve fare il bagnetto ai neonati?
Con quale frequenza si deve fare il bagnetto ai neonati? E quali precauzioni devono essere prese? Abbiamo provato a rispondere ad alcune domande.
Con quale frequenza si deve fare il bagnetto ai neonati? E quali precauzioni devono essere prese? Abbiamo provato a rispondere ad alcune domande.
Nei nove mesi in cui è nella pancia della mamma il bambino sta letteralmente dentro l’acqua; tuttavia, una volta nato le cose cambiano, anche se l’acqua resta un elemento a cui è piuttosto abituato, e per molti genitori il momento del bagnetto diventa uno dei più delicati – soprattutto le prime volte -, per cui è importante arrivare al momento preparati e senza ansie.
Molte sono le domande che le mamme e i papà si pongono: ogni quanto devo fare il bagnetto al bebè? Dopo quanto tempo dalla nascita posso fare il primo bagnetto? Cosa devo usare? Come lo devo tenere? Di seguito vi forniamo alcune indicazioni e consigli pratici per riuscire nell'”impresa” senza stress, tenendo presente, ovviamente, che la cosa migliore, in caso di dubbi, è comunque rivolgersi a ostetriche/i o ginecologhe/i di fiducia.
Generalmente si consiglia di aspettare a fare il primo bagnetto in acqua quando il moncone ombelicale è caduto ed è rimasta la cicatrice, ormai asicutta e pulita. Visto che non c’è un tempo prestabilito in cui il moncone deve cadere, potete quindi chiedere al pediatra durante la visita di controllo, quindi dai 7 ai 10 giorni dopo la dimissione, qualche consiglio sul da farsi.
Fare un bagnetto precocemente potrebbe infatti portare a infezioni del cordone o della zona della ferita ombelicale, visto che i germi presenti possono proliferare molto velocemente con l’acqua.
Per questo, prima del momento della caduta del moncone in genere ci si limita a bagnare il bambino con acqua umida e una spugna; questa operazione, come suggerisce anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, può essere fatta 24 ore dopo la nascita.
Secondo l’American Academy of Dermatology Association (AAD) il neonato può essere lavato solo con una spugna morbida e delicata fino a quando il moncone del cordone ombelicale non è caduto e non è guarito. Per procedere in questo modo è sufficiente riempire una vasca con acqua tiepida, appoggiare il bambino su una superficie piana e comoda, che può essere anche il fasciatoio, spogliarlo lasciando il pannolino e cominciare a detergere delicatamente il viso e il cuoio capelluto con la spugna inumidita, passando poi al resto del corpo, con particolare attenzione alle pieghe della pelle. Finita questa operazione si può asciugare delicatamente il bimbo e poi avvolgerlo in un asciugamano morbido; si rimuove poi il pannolino e si lava con delicatezza la zona genitale, sempre da davanti a dietro.
Infine, si cambia il pannolino.
Quando invece arriva il momento di immergere il bimbo nella vasca – momento che di solito attira una folla di parenti e amici, tutti desideriosi di assistere al primo vero bagnetto del neonato – occorre tenere a portata di mano una bacinella o vasca d’acqua, un asciugamano morbido, un panno morbido e ovviamente un pannolino pulito.
L’AAD raccomanda di riempire solo metà della vasca o del lavandino con acqua tiepida, testando la temperatura con il gomito, quindi cominciare con il mettere i piedi del bimbo in acqua, versando gradualmente un po’ di acqua nelle parti fuori dalla vasca per riscaldarlo e abituarlo. Usate un panno per lavare con delicatezza viso e cuoio capelluto e di seguito le altre parti del corpo; se si usa il sapone, deve essere accuratamente risciacquato dopo il bagno.
Ovviamente il bambino non deve essere mai lasciato incustodito nella vasca, e se l’acqua diventa troppo fredda deve essere asciugato subito.
Il momento del bagnetto rappresenta anche un momento di relax per il bimbo, e di condivisione con i genitori, quindi è importante che si crei una routine, programmando il bagnetto sempre alla stessa ora della giornata in modo che diventi un punto di riferimento per il bebè.
Le ore ideali sarebbero quelle della sera, prima del riposo notturno, ma ovviamente dipende da bambino a bambino. Se fa molto caldo, inoltre, potete farlo anche più volte al giorno con l’intento di rinfrescarlo un po’.
Finché è molto piccolo il bagnetto può durare al massimo 4 o 5 minuti, mentre crescendo quello diventerà anche un momento di gioco, che quindi potrebbe prolungarsi.
Per quanto riguarda la frequenza l’American Academy of Pediatrics specifica che se si cambia e si igienizza spesso e con cura la zona durante il giorno, usando acqua tiepida e un detergente delicato e non schiumoso, non è affatto necessario lavare il bambino tutti i giorni, ma per il primo anno di vita tre volte a settimana sono sufficienti. Un bagno troppo frequente, magari con sapone, potrebbe infatti irritare o seccare la pelle super delicata dei neonati.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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