La pandemia di Covid ha reso difficile per tutti viaggiare e spostarsi in aereo, ma augurandoci di poter tornare presto alla nostra normalità, e quindi anche ad andare in vacanza e a girare il mondo, è importante chiarire un aspetto ben preciso legato proprio ai viaggi e alla gravidanza, e cioè se sia possibile, e con quali rischi, volare in gravidanza.

Si può volare in gravidanza?

Partiamo dalla domanda più semplice: possiamo volare durante una gravidanza?

Generalmente, la risposta a questo quesito è : se la gravidanza procede normalmente, volare non è rischioso né per la futura mamma né per il bambino. Come si legge su edreams, volare è possibile in assenza di complicazioni fino a qualche settimana prima del parto, anche se è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico prima di mettersi in viaggio, e seguire i suoi consigli per assicurarsi un volo confortevole e in piena sicurezza.

Per quanto riguarda la necessità di un certificato medico, va detto che ogni compagnia aerea ha le proprie regole, ma in linea di massima questo è richiesto fino alla ventottesima settimana di gestazione, corrispondente alla fine del secondo trimestre.

Dal settimo mese, indipendentemente dal fatto che la compagnia aerea lo richieda in maniera obbligatoria, è buona norma viaggiare con un certificato medico compilato e firmato dal medico non prima di sette giorni dalla partenza.

Volare in gravidanza: cosa dicono le compagnie?

Come detto, ogni compagnia aerea ha la propria policy in materia di voli durante la gravidanza. Vediamo quali sono quelle delle principali compagnie mondiali.

  • Alitalia: le donne in gravidanza possono volare con la compagnia munite di MEDIF, un nulla osta sanitario scaricabile dal sito della compagnia che il medico deve compilare e firmare, e un certificato del medico con la data prevista per il parto, se sono nel nono mese di gravidanza, oppure se hanno gravidanze a rischio o gemellari.
  • Ryanair: con la compagnia low cost irlandese si può volare in gravidanza fino alla 36esima settimana, che si abbassa alla 32esima in caso di gravidanza gemellare. Dalla 28esima settimana, per essere ammesse a bordo, è necessario presentare una lettera di idoneità scaricabile dal sito della compagnia, compilata dal proprio medico massimo due settimane prima della data di partenza.
  • Easyjet: se la gravidanza procedere normalmente si può volare si può volare fino al termine della 35esima settimana – anche in questo caso il limite si abbassa a 32 in caso di gestazione multipla; Easyjet non richiede certificato medico, ma è comunque preferibile consultare il proprio medico prima di mettersi in viaggio.
  • Air Italy: è possibile volare fino alla fine della gravidanza; il certificato medico deve essere emesso nei 7 giorni precedenti la data di partenza se la data del parto è prevista entro le successive 4 settimane, oppure in caso di gestazioni a rischio o gravidanze gemellari.
  • Vueling: non è più possibile viaggiare con la compagnia a partire dalla 36esima settimana di gestazione, mentre dalla 28esima alla 35esima è richiesto un certificato medico, firmato dal medico, che indichi il periodo di validità.
  • Lufthansa: la compagnia tedesca permette di volare fino alla 36esima settimana di gravidanza, in assenza di complicazioni, senza presentare un certificato medico, che è comunque consigliabile a partire dalla 28esima settimana. Nel caso di gravidanze gemellari è possibile volare fino alla fine della 28esima settimana.
  • Iberia: si può volare con la compagnia spagnola fino alla fine della gravidanza, ma a partire dalla 36esima settimana (32 per gravidanze gemellari) si deve presentare un certificato, e si deve comunque avere l’autorizzazione da parte della compagnia; le donne in gravidanza hanno diritto all’imbarco preferenziale sull’aereo.

Volare in gravidanza: i possibili rischi

Come detto, in realtà non si corrono molti rischi volando mentre si è in gravidanza: i cambi nel livello di pressione e umidità nella cabina dell’aereo non sono dannosi e non aumentano il rischio di parto prematuro, aborto o rottura delle acque.

Va però detto che tutti i viaggi in generale che costringono a stare sedute per diverse ore consecutive possono aumentare il rischio di coaguli nel sangue (trombi), e il rischio aumenta quando si è in gravidanza perché durante la gestazione già si producono modificazioni del flusso sanguigno; questo è il motivo per cui ci si dovrebbe alzare spesso per muovere qualche passo, così da favorire la circolazione del sangue, o indossare calze elastiche e scarpe comode.

Volare in gravidanza: 8 consigli

Ecco alcuni piccoli consigli e suggerimenti per volare in completa tranquillità anche con il pancione:

  • anche se la compagnia aerea non lo richiede espressamente, informate sempre il vostro medico prima di intraprendere un viaggio, così da avere un suo parere.
  • contattate la compagnia aerea con cui partirete per accertarvi di avere tutti i documenti necessari.
  • raggiungere l’aereoporto con sufficiente anticipo per effettuare procedure di sicurezza e imbarco.
  • avvisate il personale di bordo della gravidanza così che possano farvi salire a bordo all’inizio delle procedure di imbarco.
  • bevete molta acqua durante il volo, per contrastare la disidratazione causata dall’ambiente secco in cabina.
  • evitate cibi troppo grassi e bibite gassate.
  • allacciate la cintura di sicurezza al di sotto dell’addome.
  • chiedete un posto lato corridoio, per potervi alzare facilmente e raggiungere il bagno rapidamente.

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