La migliore musica per neonati
La musica nei neonati ha davvero un effetto benefico. Non solo per farli addormentare, ecco perché si può davvero spaziare con i generi, senza limitarsi solo alla classica.
La musica nei neonati ha davvero un effetto benefico. Non solo per farli addormentare, ecco perché si può davvero spaziare con i generi, senza limitarsi solo alla classica.
La musica è una vera medicina per l’umore, il relax… E a quanto pare, anche per far addormentare i neonati. L’ascolto della musica nei bambini appena nati, secondo quanto dimostrato da diversi studi, non solo aiuta mamme e papà in difficoltà quando si tratta di convincere i pupi a fare una pennichella, ma ha effetti benefici anche sui piccoli stessi, dato che aiuta a sviluppare la loro intelligenza, ma soprattutto l’attitudine, la propensione verso la musica stessa; inoltre, fattore non meno importante, rappresenta un momento speciale da condividere con mamma e papà.
A supporto della teoria che ritiene che l’ascolto della musica contribuisca positivamente allo sviluppo del cervello dei neonati, gli studiosi fanno notare che il cervello stesso dell’uomo non è mai così attivamente e totalmente coinvolto come durante l’ascolto musicale.
Dunque, con le dovute precauzioni – in primis un volume accettabile – e con la colonna sonora giusta, via libera alla musica per i vostri bambini!
Come detto, la musica è un elemento importantissimo per il neonato, ma altrettanto fondamentale è farla ascoltare a un volume che comunque rispetti l’udito del bambino; se il suono è troppo alto, infatti, potrebbe provocare uno spavento al piccolo, senza contare la possibilità, remota ma verosimile, di poter causare danni al suo apparato uditivo.
Cercate quindi di regolare sempre il volume su un tono normale.
Per quanto riguarda il momento migliore in cui ascoltare la musica, la sera è indubbiamente la fase della giornata in cui questa può aiutare i bambini a rilassarsi, come strumento per accompagnarli piacevolmente al sonno. Tuttavia l’ascolto non va limitato esclusivamente allo scopo di far addormentare i bambini a questa funzione: durante il giorno infatti la musica può essere ascoltata in ogni momento, includendo nella “compilation” anche brani più movimentati. Non dobbiamo essere però noi a muovere artificiosamente il bambino, piuttosto lasciamolo libero di muoversi seguendo il ritmo. Va invece bene prendere in braccio il bambino e ballare, oppure lasciarlo sdraiato, lasciandolo libero di esplorare il movimento.
Per quanto piccolo di dimensioni, il neonato ha comunque una capacità di assimilazione e di apprendimento dei diversi linguaggi più grande di quella di un adulto, per questo può ascoltare qualunque cosa, non limitandosi solo alle canzoncine da bambino.
La cosa veramente importante è l’associazione mentale che il bambino fa rispetto al genere musicale e all’ambiente che lo circonda: se la madre non sopporta il rap, lui percepirà questo, e allo stesso modo si sentirà coinvolto da una musica che, invece, commuove ed emoziona i genitori. La musica va scelta principalmente in base a questo criterio, privilegiando musica di qualità, anche complessa, la varietà di generi e la ripetizione dello stesso brano che sarà chiesta, a suo modo, dal bambino stesso.
Per quanto riguarda i generi, la scelta migliore è sicuramente la classica, che ha un’ampia varietà di suoni, ma come detto diversificare è l’elemento più importante.
Anche se è un genere piuttosto difficile da apprezzare, la musica classica presenta tanti brani che possono piacere e rivelarsi utili per “insegnare” la musica ai neonati; ci sono, ad esempio, autori che hanno composto brani con parti brevi e ripetute come Ma Mère l’Oye di Ravel, o come Il carnevale degli animali» di Camille Saint-Saëns, ma ciò non significa che non si possano ascoltare tranquillamente anche Bach o Beethoven. Se dovessimo stilare una playlist di musica classica per neonati, potremmo inserirvi:
Vivaldi – Le quattro stagioni, Beethoven – Al chiaro di luna, Ciaikovski – II lago dei cigni, Schubert – Incompiuta, Mascagni – Inno al sole (dall’Iris), Brahms – Ninnananna, Bach – Toccata e fuga, Gershwin – Un americano a Parigi, Chopin – Le silfidi, Strawinski – L’uccello di fuoco, Mozart – Piccola musica notturna.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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