Come usare correttamente i baby monitor (senza farsi prendere dall'ansia!)

Il baby monitor è uno stumento a "doppio taglio": utilissimo se usato con moderazione, deleterio se causa ansie e preoccupazioni eccessive nei genitori. Per questo, imparare a usarlo correttamente (e con moderazione) è fondamentale.

I neogenitori hanno tutti più o meno il solito pensiero: come posso controllare costantemente il mio bambino, per capire se ha bisogno di qualcosa o per sentirlo appena comincia a piangere?

Una soluzione adottata da molte mamme e papà è quella del baby monitor, ma siamo sicuri che questo piccolo aggeggio nasconda solo lati positivi?

A cosa serve il baby monitor?

In commercio esistono ormai tantissimi tipi di baby monitor che, come ogni altro dispositivo elettronico, si differenziano per la ricchezza di funzioni e di possibilità, compresa quella di poterlo collegare al proprio smartphone grazie a una semplice connessione Internet.

Il baby monitor serve principalmente per controllare e osservare a distanza i movimenti del bambino, in particolare durante le ore notturne, ma anche per controllarne la temperatura corporea, ascoltarne il respiro e il battito del cuore; il tutto, ovviamente, a distanza, utilizzando un apparato audio e video potente.

Ad esempio, grazie a degli appositi segnali acustici possono essere avvertite in tempo apnee notturne, anomalie respiratorie o insufficienti livelli di ossigeno nel sangue; eppure, non è tutto oro ciò che luccica: molti esperti sottolineano infatti alcuni lati negativi legati all’utilizzo dei baby monitor.

In particolare, un articolo pubblicato sul Journal of the American Medical Association sottolinea che spesso il baby monitor conduce i genitori ad ansie inutili, eccessi di diagnosi e test di approfondimenti non necessari, scaturiti magari da minimi cambiamenti nei comportamenti del bambino.

In particolare, lo studio curato da Christopher Bonafide, dell’Ospedale Pediatrico di Philadelphia, esamina un punto ben preciso, che ha a che fare con la persistente e aggressiva campagna di marketing legata a questi prodotti, in modo da incentivarne la vendita.

Questa colossale campagna pubblicitaria spingerebbe i genitori a ritenere i baby monitor un accessorio indispensabile, quando in realtà spesso è solo fonte di preoccupazioni e ansie inutili, visto anche che mancano di quell’accuratezza e precisione tipica, ad esempio, di quelli a uso clinico, presenti negli ospedali.

Un esempio? I baby monitor a uso domestico non hanno una funzione salvavita certificata in caso di morte in culla (SIDS), o anomalie respiratorie, come specificato anche dal direttore della Sezione Dispositivi Medici dell’ECRI Institute, David Jamison, co-firmatario dello studio:

Non ci sono prove ufficiali disponibili a dimostrare che questi monitor siano efficaci nel misurare i parametri vitali dei bimbi. In più, non essendo regolamentati dalla FDA, viene da chiedersi quali test siano stati condotti per accertarsi della loro sicurezza e qualità.

Tipologie di baby monitor

Indicativamente ci sono due tipologie di baby monitor principali: audio e visivo. Come i nomi suggeriscono, con un baby monitor audio si possono avvertire i suoni emessi dal bambino, e, per quanto possano fornire un tot di informazioni, non possono invece dare indicazioni precise sullo stato di salute.

I suoi segnali possono inoltre essere male interpretati dai genitori: un lungo periodo di silenzio, ad esempio, può indurre mamma o papà ad andare a controllare di persona che tutto vada bene.

I baby monitor visivi, invece, aggiungono all’acustica anche una visuale completa sul vostro bambino; alcuni monitor sono dotati di molteplici funzioni che consentono di personalizzarlo completamente, a seconda delle vostre esigenze e di quello che avete bisogno di vedere e di sentire sul bebè.

Una differenza sostanziale nella scelta del baby monitor la fa la possibilità di comunicare in modo bidirezionale, ovvero di poter comunicare con il bambino; generalmente, però, questi baby monitor non hanno la funzionalità video.

4 baby monitor da acquistare

Ovviamente, anche il mondo degli acquisti online offre un’ampia gamma di baby monitor fra cui scegliere, in base alle proprie esigenze; eccone una piccola selezione, presa da Amazon.

Victure Baby Monitor

Victure Baby Monitor

Con schermo integrato3.2", audio a due vie e telecamere a infrarossi per monitorare il bambino anche con il buio.
71 € su Amazon
Pro
  • Visione notturna a infrarossi
  • Audio a due vie e multi scenario
Contro
  • Nessun lato negativo
Heim Vision Baby Monitor

Heim Vision Baby Monitor

Con questo baby monitor si possono visualizzare due stanze contemporaneamente, grazie allo schermo diviso; è dotato della promemoria per l'alimentazione e si può selezionare un intervallo di tempo specifico per ricordarsi di nutrire il bambino.
Compra su Amazon
Pro
  • Videocamera con Sensore di Temperatura e VOX
  • Telecamera Neonato con Audio Bidirezionale
  • 8 Ninnananne
Contro
  • Nessun lato negativo
Gobran Baby Monitor

Gobran Baby Monitor

Questo baby monitor con telecamera è dotato di tecnologia di monitoraggio del bambino di alta qualità, un display 1080P da 5" e una videocamera full HD che può essere ruotata di 360 gradi.
Compra su Amazon
Pro
  • Visione notturna IR, walkie talkie e sensore di temperatura
  • Avviso per bambini in modalità VOX e ninnananne integrate
Contro
  • Qualità del suono non altissima
Boifun Baby Monitor

Boifun Baby Monitor

Il monitor wireless BOIFUN può funzionare fino a 20 ore in modalità VOX; lo schermo mostra la temperatura nella stanza del bambino, ed è possibile appendere il monitor al muro, evitando che il bambino lo tocchi.
69 € su Amazon
Pro
  • 260 metri di copertura del segnale
  • Conversazione bidirezionale e ninne nanne
Contro
  • Nessun lato negativo

7 consigli per usare il baby monitor

Fatte salve le premesse descritte poco sopra, ovvero che il baby monitor deve rappresentare uno strumento di supporto in più per i genitori, ma non generare ansie e preoccupazioni, ci sono alcuni piccoli suggerimenti di cui tener conto quando si sceglie un baby monitor; ad esempio, valutate un baby monitor che abbia:

  1. Una comunicazione audio col bambino, da usare per rassicurarlo quando piange o si agita
  2. Una visuale notturna, ovvero baby monitor dotati di telecamera a infrarossi che si attivi al buio
  3. Una rilevazione dei movimenti respiratori; alcuni emettono un allarme se il bambino non respira per più di 15 secondi
  4. Una rilevazione di rumori sospetti
  5. Luci; alcuni baby monitor possono proiettare lucine e immagini sulle pareti, per calmare il bambino
  6. Termostato: controllando la temperatura della stanza ci si può rendere conto di improvvisi abbassamenti o innalzamenti.
  7. Un’ottima copertura del segnale: in un ambiente chiuso la portata del segnale varia da 15 a circa 50 metri, all’aperto si arriva a circa 150 metri.
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