L’episiotomia è una di quelle cose che possono accadere durante un parto, ma che presenta diversi aspetti in base al punto di vista di chi lo testimonia. Per molti medici è ritenuta una procedura di routine, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità non è dello stesso parere, tanto che sul sito ufficiale si trova questa dicitura:

L’uso di routine o liberale dell’episiotomia non è raccomandato per le donne sottoposte a parto vaginale spontaneo.

Non vogliamo spaventare certo chi è in attesa, ma informare: nei racconti sulla violenza ostetrica si parla a volte di episiotomia, sovente in relazione al concetto di consenso informato.

L’assenza di informazione può generare ansia in chi sta per partorire. Naturalmente può capitare anche altro. Può capitare che non se ne abbia bisogno, per esempio: nei corsi pre-parto viene consigliato di massaggiare il perineo con oli essenziali al fine di dare elasticità ai tessuti intorno alla vulva. Può anche capitare che non se ne abbia bisogno naturalmente. O può capitare che qualcosa vada storto.

Cos’è l’episiotomia?

Episiotomia
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Sul sito di Humanitas viene definita come un’incisione dell’apertura vaginale, in corrispondenza con il perineo, che viene richiesta solo in alcuni casi, per lo più o perché la testa del bambino è molto grande, oppure perché l’apertura vaginale non è sufficiente a consentirne il passaggio.

Se non si è richiesta l’epidurale, si viene anestetizzate nel punto in cui avverrà i taglio e, dopo l’espulsione, si viene richiuse con punti riassorbibili. È fondamentale che la donna abbia accesso, come detto, al consenso informato. Ancora l’Oms scrive, in relazione all’episiotomia, ma non solo:

L’accesso al travaglio e all’assistenza al parto nelle strutture sanitarie potrebbe non garantire un’assistenza di buona qualità. L’assistenza irrispettosa e poco dignitosa è prevalente in molte strutture a livello globale, in particolare per le popolazioni svantaggiate, e ciò non solo viola i loro diritti umani, ma costituisce anche un ostacolo significativo all’accesso ai servizi di assistenza durante il parto. Inoltre, il modello prevalente di assistenza intrapartum in molte parti del mondo, che consente all’operatore sanitario di controllare il processo del parto, può esporre le donne in gravidanza apparentemente sane a interventi medici non necessari che interferiscono con il processo fisiologico del parto.

Perché si esegue e come evitarla

Come detto, il ginecologo o la ginecologa può decidere di praticare l’episiotomia quando la testa del bambino è troppo grande per l’apertura vaginale, ma anche quando ci si trova in una condizione di sofferenza fetale e quindi il parto deve essere accelerato con ogni mezzo, oppure ancora quando si sta usando la ventosa ostetrica o la partoriente presenta problemi nel gestire le spinte.

L’Oms aggiunge:

Al momento, non ci sono prove che confermino la necessità di un’episiotomia nelle cure di routine ed è difficile determinare un tasso ‘accettabile’ di episiotomia. Resta da stabilire il ruolo dell’episiotomia nelle emergenze ostetriche, come la sofferenza fetale che richiede un parto vaginale strumentale.

Le conseguenze dell’episiotomia

Episiotomia
Fonte: iStock

Ci sono cose che possono accadere dopo che si è subita l’episiotomia, come

  • sanguinamento;
  • infezioni;
  • gonfiori locali;
  • problemi con l’evacuazione;
  • problemi ad avere rapporti sessuali.

L’Oms ha analizzato 11 studi sull’episiotomia condotti in nazioni come Argentina, Canada, Colombia, Germania, Irlanda, Malesia, Pakistan, Arabia Saudita, Spagna e Regno Unito. È emerso che nei Paesi in cui l’episiotomia è selettiva la percentuale di ricorso a questa procedura varia dall’8% al 59%, mentre nei Paesi in cui l’episiotomia è considerata di routine si va dal 51% al 100%.

Il processo di guarigione

Solitamente si consiglia di utilizzare un cuscino a ciambella per sedersi e di ricorrere al paracetamolo per ridurre il dolore – ma è possibile che, in caso non si allatti, il medico o la medica possano decidere di prescrivere qualcosa di più efficace. Tuttavia, scrive l’Oms,

le episiotomie non giustificano l’uso di routine di antibiotici profilattici, poiché le misure generali di controllo delle infezioni devono essere sempre rispettate.

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